Sunday, May 21, 2017




SAPREMO SALVARE L'OCEANO DALLA NOSTRA PLASTICA? NON SARA' FACILE, MA SI PUO SALVARE SE TUTTI PARTECIPIAMO DILIGENTEMENTE! Una lettera aperta ai media e al pubblico.

Sapevo che i nostri oceani sono inquinati, ma non avevo idea di quanto fosse grande e minaccioso questo problema- che influenzera' la nostra capacita disopravvivere. Questo l'ho imparato lo scorso maggio, mentre stavo leggendo e discutendo un libro con alcuni miei studenti della 4rta elementare, con la signora Vissat, uno dei miei colleghi d'inglese, nella sua classe di lettura, alla Jefferson Elementary School di Schenectady. Il titolo di quel libro era The Voyage of Plastiki, Il Viaggio/Traversata di Plastiki. Un libro ben illustrato e ben scritto. È la storia di "Plastiki", una barca a vela fatta con 12.000 bottiglie di plastica. Plastiki ha navigato da San Francisco in California, a Sydney in Australia, nell'estate del 2010. La sua squadra ha voluto sensibilizzare l'inquinamento della plastica nei nostri oceani. E ci sono riusciti perché io sono rimasto scioccato a vedere quelle immagini tristi di plastica galleggiante nell'oceano.
Quindi ho fatto le mia ricerche e ho studiato l'inquinamento di plastica oceanica online, sull'internet. Qui vi presento le mie scoperte.


Circa l'80% dei detriti (spazzatura) della Great Pacific Garbage Patch proviene da attività terrestri nel Nord America e in Asia. Il restante 20% dei detriti nella Grande Garbage del Pacifico del Pacifico proviene dai nautici, dagli impianti petroliferi offshore e dalle grandi navi da carico che danneggiano o perdono detriti direttamente nell'acqua. La maggior parte di questi detriti - circa 705.000 tonnellate - sono reti da pesca. Articoli più insoliti, come i monitor di computer e i LEGO, provengono da contenitori di spedizione. Ho imparato che i prodotti di plastica non si biodegradano (non vengono assorbiti dalla natura), ma col passar del tempo si frantumano, fino a diventare molto piu' piccoli, e quindi sono molto dannosi agli animali e piante marine, e anche per noi umani, perché mangiamo i pesci.


Infatti, le tartarughe marine, spesso si sbagliano e ingoiano i sacchetti di plastica perche' li scambiano per meduse - il loro cibo preferito. Grandi uccelli marini, come gli albatross, mangiano pezzettini di resina di plastica perche' li scambiano per uova di pesce, e li danno da mangiare ai loro pulcini, che  muoiono di fame, o gli spezzano gli organi. Altri mammiferi marini, come delfini e foche, spesso si imbattono in reti di pesca abbandonate, che vengono scartate (perche' non conviene portarle al porto) - è quindi molti pescatori trovano più conveniente buttarli nel mare.
Cosi tanti altri mammiferi spesso affogano in queste reti dimenticate, un fenomeno noto come "ghost-fishing", "pesca fantasma".




I detriti marini (rifiuti oceanici) distruggono il sistema (food-web) del cibo marino che si trovano nel Gyre (l'area piu' inquinata) subtropicale del Pacifico del Nord. Poiché la micro plastica (i piccoli pezzi di plastica) e altri rifiuti si accumulano in prossimità della superficie dell'oceano- bloccano la luce solare a raggiungere il plancton (piccoli organismi/pesci) e alghe (piante marine) che vivono nella superficie dell'oceano. Le alghe e il plancton sono i più comuni autotrofi, cioe' i produttori nel web (sistema) di cibo marino. Gli autotrofi sono organismi che producono i propri nutrienti (cibo) dall'ossigeno, il carbonio e dalla luce solare.

Se le comunità di alghe
(piante marine) e plancton
(piccoli microgranismi), sono tuttora minacciati- quindi, l'intera rete alimentare (dell'oceano) può cambiare drasticamente. Infatti, gli animali che si nutrono di alghe e di plancton, come le balene e squali giganti e le tartarughe- avranno meno cibo. Se le popolazioni di queste piante e animali (alghe e plankton) diminuiscono, ci sara' meno cibo per i grandi predatori, come il tonno, gli squali e le balene. Alla fine, il cibo marino diventera' sempre meno disponibile, e quindi sara' anche più costoso per i consumatori.  
Questi pericoli sono ancor più gravi perché le materie plastiche emettono e assorbono inquinanti nocivi, come i PCB. Queste sostanze chimiche entrano nella catena alimentare quando vengono consumate dalla fauna marina.  

 Fonte: http://nationalgeographic.org/encyclopedia/great-pacific-garbage-patch/ 
E ulteriori informazioni e immagini al sito: http://www.lazerhorse.org/2013/11/23/great-pacific-garbage-patch/#




Secondo l'agenzia protettrice degli oceani, la Ocean Conservancy, ogni anno, nel nostro oceano, vengono scaricati 28 miliardi di libre di plastica. Molti animali marini rimangono intrappolate negli attrezzi da pesca e muoiono cercando di liberarsi. I delfini e le tartarughe scambiano i sacchetti di plastica per il loro pasto successivo e muoiono mangiandoli. I pesci ingeriscono palloncini sgonfiati e soffocano.  


 La Ocean Conservancy, crede (anch'io) che non dovrebbe essere così. Infatti, se agiamo subito, possiamo ridurre del 45% la plastica nell'oceano, quindi salvare la vita dell'oceano, e rendendo i nostri oceani più puliti e la nostra terra più sana.  
Ma anche la pesca eccessiva, l'inquinamento e la frammentazione degli habitat stanno abbassando la salute dei nostri oceani. Poi si aggiunge l'acidificazione dell'oceano - un fenomeno causato da alte emissioni di carbonio- che degradada le barriere coralline e corrodere le conchiglie di creature marine - e poi il riscaldamento globale, e quindi non ci sorprende che gli ecosistemi oceanici stanno rapidamente crollando.  
(Fonte: https://takeaction.oceanconservancy.org/ea-action/action)

 
Cosa possiamo fare per aiutare i nostri oceani oggi? Ecco cosa l'organizzazione: MORE OCEAN-LESS PLASTIC - IL 5 INSTITUTO DI GYRES, suggerisce; "Promettiamo di diventare plasticfree (senza plastica), di non usare la plastica; per un giorno, o una settimana, o per un' anno o per sempre sarebbe perfetto! Quindi incominciamo da oggi! 
Se rifiutamo le prime cinque fonti di plastica, che sono: i sacchetti di plastica, le bottiglie, i contenitori, tazze di plastica e le cannucce di plastica. Seguiteci @ 5Gyres per ottenere consigli su come vivere #plasticfree (senza la plastica). Insieme, possiamo fare una differenza enrme: un passo alla volta!"
(Fonte: https://www.5gyres.org/faq) 

Tutti possiamo svolgere un ruolo importante per salvaguardare il nostro pianeta. Tutti noi genitori, le scuole e i maestri, possiamo farcela attraverso il buon esempio, con l'informazione e con l'educazione ecologica.  Anche i governi e i media devono fare la loro parte; appoggiare e informare i cittadini per il bene dell'umanita'.

Per saperne di piu guardatevi questi 2 documentari- potete vedere i trailers (anteprima) su YOU TUBE, o acquistarli i su Amazon.


No comments:

Post a Comment