Tuesday, November 15, 2016

TRUMP MUST DENOUNCE VIOLENT DEMONSTRATORS AND BULLYING IN SCHOOLS

I am a public school teacher and I am worried about the demonstrations that have been taking place in major US cities. I am also concerned by the bullying that has been happening in many US schools. (Italian version at the bottom / Italiano in fondo)



President Elect Trump should forcefully and decisively denounce this violence asap, now! He must take the lead because a president is also the moral leader of a nation. 

Mr. Trump must tell the public, and especially our children, that any form of violence, and/or bullying, is wrong and unacceptable. Civilized people do not resolve problems, and/or make a nation great, with violence and hatred.

 

President Elect must go on the air, and tell this to the nation, as soon as possible- before the chaos gets out of control. He must clearly tell the American public that the vicious and often degrading tones of his campaign are over, so is the verbal fighting, and now it is time to unite and work peacefully. 
America cannot be great, as the motto of his campaign with hate and violence in the minds and hearts. He must reverse course now, change direction for the sake of our country. He must do the the opposite, listen to each other, be kind to others and by work together toward the common goals of building a better future for everyone in the USA, and the world.
 

Pr. Elect Trump should also remind people that he cannot accomplish his campaign promises; of being everyone's president, of protecting working families interests, protecting human life at all levels, from the unborn to keeping people safe from gun violence, and by working fairly with all nations who want to get along with us.

If he does this, denounce the demonstrators and bullies, America will be on the right track, and he will have a better chance of succeeding as President and making America great again!

 (A Letter to the Schenectady Daily Gazette, 11-15-16)



ITALIAN;
TRUMP DEVE CONDANNARE LE RIVOLTE VIOLENTE E I BULLI NELLE SCUOLE
 Sono un insegnante nelle scuole pubbliche e sono preoccupato per le manifestazioni che hanno avuto luogo nelle principali città degli Stati Uniti. Sono anche preoccupato per il bullismo che sta' accadendo in molte scuole americane.
Il presidente eletto Trump dovrebbe decisamente denunciare questa violenza subito, ora! Deve prendere l'iniziativa al piu' presto, perché un presidente è anche il leader morale di una nazione. Trump deve dire al pubblico, e in particolare i nostri scolari, che ogni forma di violenza o il bullismo è sbagliato e inaccettabile, perché le persone civili non risolvono i problemi, e quindi non possono fare grande una nazione con la violenza e l'odio.
Il presidente eletto no deve perdere tempo, prima che il caos vada fuori controllo. Egli deve ammetere (al pubblico americano) che i toni velenosi, e spesso degradanti, della sua campagna elettorale sono finiti. Quella lotta è stata vinta ed ore e' tempo di unirsi e lavorare in pace- perché l'America non può essere grande (come il motto della sua campagna) con l'odio e la violenza nella mente e nel cuore.
Trump deve invertire la rotta, cambiare direzione per il bene del nostro paese. Deve cambiare retorica, fare il contrario, ascoltare invece di gridare, essere gentile invece di un bully, e quindi lavorare insieme verso gli obiettivi comuni, per costruire un futuro migliore per tutti negli Stati Uniti, e nel mondo.
Il presidente eletto Trump dovrebbe anche ricordarsi delle sue promesse elettorali; il che non si potranno realizzare a meno che lui sia il presidente di tutti; tutelando gli interessi dei lavoratori, di proteggere la vita umana a tutti i livelli, prima ancora dalla nascita, proteggendo la popolazioni dalle violenze delle armi da fuoco, e lavorando giustmente con tutte le nazioni che vogliono andare d'accordo con noi.
Se Trumo fara' questo l'America sarà sulla strada giusta, e avrà una migliore possibilità di successo in qualità di Presidente e fare grande l'America ancora una volta, come ha detto lui nella sua campagna elettorale.

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